sabato 28 settembre 2013

LETTERA DI UNA MADRE A SUA FIGLIA:

Se un giorno mi vedrai vecchia, se mi sporco quando mangio e non riesco a vestirmi, abbi pazienza… Ricorda il tempo che ho trascorso io ad insegnartelo quando eri piccola. Se quando parlo ripeto sempre le stesse cose non m’interrompere, ascoltami… Quando eri piccola io dovevo sempre raccontarti la stessa storia finche' non ti addormentavi. Se a volte non ho voglia di lavarmi non biasimarmi e non farmi vergognare… Ricordati quando dovevo correrti dietro inventando delle scuse perché non volevi farti il bagno.
Se vedi la mia ignoranza sulle nuove tecnologie, dammi il tempo necessario e non guardarmi con quel sorrisetto ironico… Ho avuta tanta pazienza io quando t’insegnavo l’alfabeto e t’aiutavo nei compiti. Se non riesco a ricordare e perdo il filo del discorso, dammi il tempo di ricordare, e se non ci riesco non t’innervosire, la cosa più importante non è quello che dico, ma il bisogno d’essere li con te ed averti li che mi ascolti…
Se le mie gambe stanche non mi consentono di tenere il tuo passo, non mi trattare come fossi un peso…Vieni verso di me con le tue mani nello stesso modo con cui io l’ho fatto con te quando muovevi i tuoi primi passi… Se dico che vorrei essere morta non arrabbiarti… Un giorno comprenderai cosa mi spinge a dirlo e cerca di capire che alla mia età non si vive, ma si sopravvive.
Un giorno capirai che nonostante i miei errori ho sempre voluto il meglio per te, che ho tentato di spianarti la strada. Dammi un po’ del tuo tempo, dammi un po’ della tua pazienza, dammi una tua spalla su cui appoggiare la testa allo stesso modo in cui io l’ho fatto per te. 
Ti amo figlia mia e prego per te anche se mi ignorerai.
Mamma 

martedì 24 settembre 2013

La ricetta del soufflè al cioccolato con cuore caldo liquido.

Ingredienti per sei:
120 gr. cioccolato fondente;
120 gr. burro;
3 uova;
30 gr. farina;
120 gr. zucchero a velo.
1. sbattere le uova (incluso l’albume) con un pizzico di sale fine;
2. tagliare a pezzi il cioccolato e farlo sciogliere insieme al burro in una pentola possibilmente antiaderente ed a fuoco basso.
3. aggiungere al cioccolato ed al burro, oramai amalgamati tra di loro, lo zucchero a velo setacciato.
4. una volta che lo zucchero a velo si sarà unito con gli altri ingredienti, togliere il tutto dal fuoco e far freddare.
5. aggiungere le uova sbattute (avendo cura che il cioccolato non sia troppo caldo onde evitare che vengano cotte!) e mescolare con la frusta.
6. aggiungere la farina setacciata.
7. prendere degli stampini da forno e cospargerli con il burro e la farina.
8. riempire ogni stampino con il composto che avrete creato precedentemente, conservare in frigo per almeno un’ora, e successivamente  infornare in forno preriscaldato a 200° per 10 minuti. La buona riuscita di questo dolce, dipende da quanto sarete bravi nel farlo cuocere. Se vorrete il cuore morbido al suo interno (e quindi il cioccolato liquido che esce dal tortino…slurp…) dovrete stare attenti e seguire ogni istante della cottura…non appena il lucido della parte superiore e centrale del tortino inizierà a scomparire…toglietelo subito! od al posto del tortino con cuore morbido…vi troverete un banale muffin…!
Riassumendo: riscaldare il forno, inserire il tortino, quest’ultimo inizierà a gonfiarsi lentamente e noterete che la  cottura partirà dai suoi bordi, piano piano essa si estenderà verso il centro. Quando rimarrà un piccolo cerchio un pochino più lucido nel mezzo, toglierlo! far freddare un pochino e disporlo nel piatto rovesciandolo al suo interno, facendo attenzione a non romperlo!

Tratta da: nonsonocuoco

LA PREGHIERA DI UN MARITO..

Caro Dio, vado a lavorare 8 ore tutti i giorni,
senza contare le 3 ore che passo sulla strada
Tutto ciò mentre mia moglie se ne sta
tranquillamente a casa!
Vorrei che lei sappia quanto è difficile
guadagnarsi da vivere.
Potresti scambiare i nostri corpi
affinché lei capisca com’è il mio calvario .
Dio, nella sua infinita bontà, esaudì il suo desiderio.
La mattina successiva l’uomo si svegliò
trasformato in moglie ...
Allora, ‘’lei’’ ...
1. Preparò la colazione per tutta la famiglia
2. Svegliò i bambini
3. Li vestì per la scuola
4. Li fece mangiare
5. Preparò per tutti la merenda
e la mise nel loro rispettivo zaino
6. Li accompagnò a scuola (ognuno la sua)
7. Passò in farmacia prendere le medicine di tutti
8. Si fermò un ‘‘attimo’’ in banca
9. Andò al supermercato fare un po' di spesa
10 Tornò a casa e mise a posto la spesa
11. Ritirò la corrispondenza nella
cassetta e andò pagare le fatture
12. Pulì la cassettina del gatto e lavò il cane
13. Pranzò sola, in 10 minuti, mentre cucinava per i figli
14. Si sbrigò di rifare i letti
15. Fece il bucato
16. Passò l’aspirapolvere, spolverò i mobili,
spazzò e diede lo straccio al pavimento
17. Corse riprendere i figli a scuola e dovette
sopportare le loro grida
nella strada del ritorno
18. Diede loro da mangiare,
giocò un pò con ognuno di loro
19. Li aiutò a fare i compiti
20. Si mise poi a guardare la TV mentre stirava
21. Si mise poi a pelar le patate e
lavare le verdure per l’insalata
22. Cucinò poi la carne e una torta per il dessert
23. Servì la cena poi pulì il tavolo e risistemò tutta la cucina
24. Riempì la lavastoviglie e fece partire il lavaggio
25. Raccolse i vestiti degli uni e degli altri
disseminati un po' ovunque, li mise nella lavanderia
separati per tipo, pronti per il lavaggio.
26. Visto che la lavata precedente era finita
la tirò fuori e ne fece partire subito un’altra,
27. Per non perdere tempo andò a stendere
i panni appena tirati fuori.
26. Aiutò i bambini a lavarsi e li mise a letto
con tutto il cerimoniale ....
27. Alle 21.00, anche se le fatiche della giornata
non erano terminate,dopo un attimo di cura
alla propria persona, stremata,
andò a letto,dove ci si aspettava da lei
che sia disposta a far l’amore ...
Ciò che fece senza lamentarsi.
La mattina dopo si alzò e si inginocchiò
vicino al letto e pregò:
‘‘Dio mio, non so proprio a cosa pensavo ...
Ho proprio sbagliato di invidiare mia moglie
che se ne stava a casa. Ti prego fai in modo
che possiamo riprendere i nostri corpi originali.
’’Dio, nella sua infinita bontà, gli rispose:
"Figlio mio, credo che hai capito la lezione
e sarò felice di riportare le cose come erano prima.
Ma dovrai aspettare 9 mesi perché …
ieri sera sei rimasta incinta!’’

C'è ancora qualche marito che ha voglia
di scambiarsi la propria condizione con sua moglie?
Comunque questa storiella ribadisce il fatto che ognuno
nella famiglia può fare tanto per rendere
il carico della moglie/madre meno pesante da portare.


lunedì 23 settembre 2013

Come fare un buon sorbetto al limone.

Sciogliete lo zucchero con il succo di 3 limoni grossi mescolando con cura e versate il tutto in una vaschetta precedentemente raffreddata e lasciate riposare nel congelatore per circa un'ora.
Togliete il composto dalla vaschetta e frullatelo.
Montate la panna in una terrina fredda e unite il composto di zucchero e limone amalgamando delicatamente. 
A questo punto potete usare la gelatiera oppure rimettere il composto in freezer per altre due ore ricordandovi di mescolarlo energicamente o frullarlo dopo la prima ora. 
Togliete il sorbetto al limone dal freezer solo al momento di servire, frullatelo e versatelo nei bicchieri.


lunedì 16 settembre 2013

Padre ricco insegna al figlio che significa essere povero. (Leggetela)

" Un padre ricco, volendo che suo figlio sapesse che significa essere povero, gli fece passare una giornata con una famiglia di contadini
Il bambino passò 3 giorni e 3 notti nei campi.
Di ritorno in città, ancora in macchina, il padre gli chiese:
- Che mi dici della tua esperienza ?
- Bene – rispose il bambino.
Hai appreso qualcosa ? Insistette il padre
1 – Che abbiamo un cane e loro ne hanno quattro.
2 – Che abbiamo una piscina con acqua trattata, che arriva in fondo al giardino. Loro hanno un fiume, con acqua cristallina, pesci e altre belle cose.
3- Che abbiamo la luce elettrica nel nostro giardino ma loro hanno le stelle e la luna per illuminarli.
4 – Che il nostro giardino arriva fino al muro. Il loro, fino all’orizzonte.
5 – Che noi compriamo il nostro cibo; loro lo coltivano, lo raccolgono e lo cucinano.
6 – Che noi ascoltiamo CD... Loro ascoltano una sinfonia continua di pappagalli, grilli e altri animali...
...tutto ciò, qualche volta accompagnato dal canto di un vicino che lavora la terra.
7 – Che noi utilizziamo il microonde. Ciò che cucinano loro, ha il sapore del fuoco lento
8 – Che noi per proteggerci viviamo circondati da recinti con allarme... Loro vivono con le porte aperte, protetti dall’amicizia dei loro vicini.
9 – Che noi viviamo collegati al cellulare, al computer, alla televisione. Loro sono collegati alla vita, al cielo, al sole, all’acqua, ai campi, agli animali, alle loro ombre e alle loro famiglie.
Il padre rimane molto impressionato dai sentimenti del figlio. Alla fine il figlio conclude
- Grazie per avermi insegnato quanto siamo poveri !
Ogni giorno, diventiamo sempre più poveri perché non osserviamo più la natura, che è l’opera grandiosa di Dio. "


sabato 14 settembre 2013

CHI C'E' DIETRO UNA DONNA FORTE?

Dietro ogni uomo forte c’è una donna forte. Ma chi c’è dietro una donna forte? Nessuno lo sa, perché la donna forte non ti permette di guardare dentro di lei...
Lei prende vita tutte le mattine quando prende la sua maschera e quando nasconde i suoi sogni dentro la sua anima; come una Geisha, disegna il suo sorriso e caccia la tristezza dal suo sguardo. Non si specchia più di cinque minuti per paura che di scoprire le sue debolezze sepolte nel profondo della sua anima.
Spesso non piange, le sue lacrime nascono dentro l’anima e muoiono sempre là, non sul suo viso. Cammina sicura di sé lasciando dietro di sé la scia del suo profumo e le tracce dei suoi passi... E se per caso, crolla... si rialzerà da sola. L’anima di una donna prende fuoco in silenzio...
Amala e non chiederle niente perché i suoi occhi ti diranno se ti ama...La donna forte indossa una maschera ogni giorno e un solo uomo può vederla senza. Quell'uomo incornicerà il suo viso e amerà il suo sguardo, a volte, confuso, e chiuderà gli occhi per poter mantenere la sua immagine per sempre.
La donna forte amerà in silenzio e soffrirà sempre in silenzio, nascondendo la sua tristezza sotto una maschera con un bel sorriso. La donna forte ha il coraggio di aprire una porta vietata. Non negozierà mai con la vita e non regalerà l’anima ferita in cambio del potere, ma continuerà a disegnare sorrisi sul suo viso fino a quando troverà la medicina perfetta.
Le donne forti… amale senza maschere, adorale i difetti, bacia le tracce del loro corpo che trovi nelle lenzuola..... e loro condivideranno con te la loro forza.
Non ti allontaneranno mai dalla loro anima!


venerdì 13 settembre 2013

LE LENZUOLA SPORCHE... (Leggetela)

Una giovane coppia di sposi novelli andó ad abitare in una zona molto tranquilla della città.
Una mattina, mentre bevevano il caffé, la moglie si accorse, guardando attraverso la finestra, che una vicina stendeva il bucato sullo stendibiancheria.
Guarda che sporche le lenzuola di quella vicina!
Forse ha bisogno di un altro tipo di detersivo,magari un giorno le farò vedere come si lavano le lenzuola!
Il marito guardò e rimase zitto. La stessa scena e lo stesso commento si ripeterono varie volte, mentre la vicina stendeva il suo bucato al sole e al vento.
Dopo un mese, la donna si meravigliò nel vedere che la vicina stendeva le sue lenzuola pulitissime, e disse al marito: Guarda, la nostra vicina ha imparato a fare il bucato! Chi le avrà fatto vedere come si fa?
Il marito le rispose: Nessuno le ha fatto vedere, semplicemente questa mattina mi sono alzato più presto e, mentre tu ti truccavi, ho pulito i vetri della nostra finestra!
Così è nella vita! Tutto dipende dalla pulizia della finestra attraverso cui osserviamo i fatti.
Prima di criticare, probabilmente sarà necessario osservare se abbiamo pulito a fondo il nostro cuore per poter vedere meglio. Allora vedremo più nitidamente la pulizia del cuore del vicino.


giovedì 12 settembre 2013

{BELLISSIMA, LEGGETELA TUTTA}

“Nonna, ti manca tanto nonno?”
“Che domanda sciocca tesoro, certo che mi manca.”
“Cosa ti manca di piú di lui?”
“I baci, la sua risata, le litigate…”
“Le litigate?”
“Si, sopratutto le litigate.”
“E perchè?”
“Perchè vedi tesoro, quando ti manca una persona, ti mancano i suoi pregi e i suoi difetti. Tuo nonno mi manca, nel vero senso della parola. Mancare. Non si poteva utilizzare un termine più adatto.”
“Spiegati meglio.”
“Hai presente la sensazione che provi quando perdi un autobus? Quando arrivi troppo tardi ad un appuntamento? Quando devi buttare il tuo vestito preferito? Quando litighi con una persona speciale?”
“Si.”
“Ecco, unisci questi sentimenti.”
“Tu provi questo?”
“Ogni giorno.”
“E come fai a sopravvivere, con questo vuoto dentro?”
“E’ facile, basta pensare che lui sia qui con me.”
“In che senso?”
“Ad esempio, quando la casa e’ troppo silenziosa, mi immagino la risata di tuo nonno che rimbomba per le stanze. Mi siedo sul divano, osservo la poltrona dove si siedeva, e cerco di immaginarlo mentre guarda la televisione, o mentre ascolta la sua canzone preferita: ‘Volare’. Dovevi vederlo. Appena metteva su il disco, si alzava di scatto e si inginocchiava di fronte a me. ‘Vieni a volare con me?’ e i suoi occhi si illuminavano di gioia. Mi posava delicatamente la mano sui fianchi, avvicinava la sua bocca al mio orecchio e mi sussurrava: ‘sei la mia canzone preferita.’
Lo amavo, sempre. Anche quando mi urlava che voleva andare via da questa casa, anche quando mi faceva piangere. Il suo profumo di fumo mischiato al gelsomino; il suo carattere dolce e scorbutico; i suoi occhi marroncino che ti ricordavano l’autunno; non c’e’ una cosa che non mi manchi.”
“Anche a me manca molto.”
“Fai come me “
“Non ne sono capace.”
“Ma tesoro, è così semplice! Basta chiudere gli occhi e lasciarsi trasportare; chiudi gli occhi.”
“Fatto.”
“Ora pensa a qualche suo ricordo bello.”
“Sì.”
“Apri gli occhi.”

“Lo vedi?”
“Lo vedo, ti sta tenendo la mano.”


12 Settembre 2013 Santissimo Nome di Maria

Buon Onomastico!

martedì 10 settembre 2013

LETTERA DI UN BAMBINO ALLA SUA MAMMA, UNA DIMOSTRAZIONE D’AMORE DAVVERO COMMOVENTE...

Mentre la mamma stava preparando la cena, il figlio di undici anni si presenta in cucina con un foglio in mano. Con aria seriosa, il piccolo posa tra le mani della madre il foglio, che dopo essersi asciugata le mani, legge quello che c’è scritto: “Per aver strappato le erbacce dal vialetto: 1 Euro Per aver riordinato la mia cameretta: 1,50 Euro Per essere andato a comprare il latte: 0,50 Euro Per aver badato alla sorellina (tre pomeriggi): 3 Euro Per ever preso due volte “ottimo” a scuola: 2 Euro Per aver portato fuori l’immondizia tutte le sere: 1 Euro Totale: 9 Euro”. La madre guarda il figlio con sguardo tenero, prende un foglio e una penna e inizia a scrivere: Per averti portato in grembo 9 mesi: 0 Euro Per tutte le notti passate a vegliarti quando eri ammalato: 0 Euro Per tutte le volte che ti ho cullato quando eri triste: 0 Euro Per tutte le volte che ho asciugato le tue lacrime: 0 Euro Per tutto quello che ti ho insegnato giorno dopo giorno: 0 Euro Per tutte le colazioni, i pranzi, le merende, le cene, e i panini che ti ho preparato: 0 Euro Per la vita che ti do ogni giorno: 0 Euro”. Finito di scrivere, la mamma da il foglio al piccolo, che legge rapidamente cosa ha scritto, man mano che prosegue nella letttura, i suoi occhi si riempiono di lacrime. A questo punto prende il suo conto e sopra scrive “Pagato”, abbraccia sua madre e la riempie di baci. L’amore è gratuito e incondizionato, se s’iniziano a fare i conti, allora è tutto finito.

sabato 7 settembre 2013

❤ LEGGETELA... Un angelo scappò dal paradiso per trascorrere la giornata vagando sulla terra.

Al tramonto decise di portarsi via dei ricordi di quella visita. In un giardino c'erano delle rose: colse le più belle e compose un mazzo da portare in paradiso. Un po' più in là un bambino sorrideva alla madre. Poiché il sorriso era molto più bello del mazzo di rose, prese anche quello. Stava per ripartire quando vide la mamma che guardava con amore il suo piccolo nella culla. L'amore fluiva come un fiume in piena e l'angelo disse a se stesso: "L'amore di quella mamma è la cosa più bella che c'è sulla terra, perciò prenderò anche quello".
Volò verso il cielo, ma prima di passare i cancelli perlacei, decise di esaminare i ricordi per vedere come si erano conservati durante il viaggio. I fiori erano appassiti, il sorriso del bambino era svanito, ma l'amore della mamma era ancora là in tutto il suo calore e la sua bellezza. Scartò i fior appassiti e il sorriso svanito, chiamò intorno a se tutti gli ospiti del cielo disse: "Ecco l'unica cosa che ho trovato sulla terra e che ha mantenuto la sua bellezza nel viaggio per il paradiso: L'amore di una mamma

mercoledì 4 settembre 2013

Un bimbo che stava per nascere si rivolse al Signore: (BELLISSIMA, LEGGETELA TUTTA)

«Mi dicono che domani mi farai scendere sulla terra. Come potrò vivere così piccolo e indifeso?».
«Fra tanti angeli ne ho scelto uno per te. Lui ti proteggerà. – rispose Dio. E continuò: Il tuo angelo canterà per te parole dolci e tenere, con infinita pazienza e tenerezza ti insegnerà a parlare».
... Ma il bambino chiese con apprensione: «Come ...potrò parlare ancora con te?». «Il tuo angelo unirà le tue manine e ti insegnerà a pregare». Rispose Dio con dolcezza infinita.
«Ho sentito dire che la terra è abitata da uomini cattivi… Chi mi difenderà?». Chiese il bimbo preoccupato.
Dio, guardandolo con tenerezza gli rispose: «Il tuo angelo ti difenderà a costo della propria vita». «Ma il mio cuore sarà sempre triste, Signore, perché non ti vedrò più!». Disse il bimbo con molta tristezza…
«Il tuo angelo ti parlerà di me e ti indicherà il cammino per ritornare alla mia presenza; sappi, però, che io sarò ogni istante accanto a te!». In quel momento si diffusero delle voci e dei rumori ed il bambino angosciato gridò a gran voce:
«Signore, sto scendendo verso la terra! Dimmi ancora una cosa: qual è il nome del mio angelo?!?». E Dio sorridendo rispose:
«Il nome non importa, tu lo chiamerai…Mamma. 


martedì 3 settembre 2013

♥ A TUTTI I NONNI DEL MONDO E A QUELLI CHE SAREBBERO STATI FELICI DI ESSERLO ♥ (Leggetela)

Un nonno non è una persona come le altre. A lui non spetta il compito di educarti, correggerti, ammonirti se hai sbagliato. A suo tempo con i sui figli lui ha già fatto tutto ciò. Un nonno, non è in collera con te se hai preso un brutto voto a scuola, ma con aria amorevole ti dice: " andrà meglio se ti impegni". Un nonno, ti vede nascere sapendo che forse ti lascerà prima degli altri... forse è per questo che ti ama più degli altri.
Lui deve solo amarti, proteggerti quando meriti una punizione da papà o mamma, portarti al parco e comprarti quelle patatine che mamma all'ora di pranzo non ti comprerebbe mai.  Lui non sa dirti no, a volte lo fa, ma che peso nel suo cuore!! Un nonno è un adulto che torna bambino, e tu da bambino lo ami....e poi da adulto... LO AMI, e per lui sarai sempre un bambino. Poi può succedere che la vita ti toglie la sua presenza, ma, ricorda...tu lo amerai, perchè il suo amore lo senti anche dopo la morte.


domenica 1 settembre 2013

L’UOMO E LA FARFALLA (Bellissima lezione di vita, leggetela)

Un giorno, apparve un piccolo buco in un bozzolo; un uomo che passava per caso, si mise a guardare la farfalla che per varie ore, si sforzava per uscire da quel piccolo buco.
Dopo molto tempo, sembrava che essa si fosse arresa ed il buco fosse sempre della stessa dimensione. 
Sembrava che la farfalla ormai avesse fatto tutto quello che poteva, e che non avesse più la possibilità di fare niente altro.
Allora l’uomo decise di aiutare la farfalla: prese un temperino ed aprì il bozzolo. La farfalla uscì immediatamente.
Però il suo corpo era piccolo e rattrappito e le sue ali erano poco sviluppate e si muovevano a stento. L’uomo continuò ad osservare perché sperava che, da un momento all’altro, le ali della farfalla si aprissero e fossero capaci di sostenere il corpo, e che essa cominciasse a volare. Non successe nulla! In quanto, la farfalla passò il resto della sua esistenza trascinandosi per terra con un corpo rattrappito e con le ali poco sviluppate. Non fu mai capace di volare. Ciò che quell’uomo, con il suo gesto di gentilezza e con l’intenzione di aiutare non capiva, era che passare per lo stretto buco del bozzolo era lo sforzo necessario affinché la farfalla potesse trasmettere il fluido del suo corpo alle sue ali, così che essa potesse volare. Era la forma con cui Dio la faceva crescere e sviluppare. A volte, lo sforzo é esattamente ciò di cui abbiamo bisogno nella nostra vita.
Se Dio ci permettesse di vivere la nostra esistenza senza incontrare nessun ostacolo, saremmo limitati. Non potremmo essere così forti come siamo. Non potremmo mai volare. Vivi la vita senza paura, affronta tutti gli ostacoli e dimostra che puoi superarli.