mercoledì 26 ottobre 2016

(Leggetela, è bellissima) Mentre mia moglie mi serviva la cena, mi feci coraggio e le dissi: «voglio il divorzio».

Mentre mia moglie mi serviva la cena, mi feci coraggio e le dissi:

«voglio il divorzio».
Vidi il dolore nei suoi occhi, ma chiese dolcemente:
«perché?».
Non risposi e lei pianse tutta la notte. Mi sentivo in colpa, per cui sottoscrissi nell’atto di separazione che a lei restassero la casa, l’auto e il trenta per cento del nostro negozio. Lei quando vide l’atto lo strappò in mille pezzi e mi presentò le condizioni per accettare.
Voleva soltanto un mese di preavviso, quel mese che stava per cominciare i’indomani:
«devi ricordarti del giorno in cui ci sposammo, quando mi prendesti in braccio e mi portasti nella nostra camera da letto per la prima volta. In questo mese ogni mattina devi prendermi in braccio e devi lasciarmi fuori dalla porta di casa».
Pensai che avesse perso il cervello, ma acconsentii…
Quando la presi in braccio il primo giorno eravamo ambedue imbarazzati, nostro figlio invece camminava dietro di noi applaudendo e dicendo:
«grande papà, ha preso la mamma in braccio!»
Mi resi conto che era da tanto tempo che non la guardavo. Mi resi conto che non era più così giovane, qualche ruga, qualche capello bianco.
Ii quarto giorno, prendendola in braccio come ogni mattina, avvertii che l’intimità stava ritornando tra noi: questa era la donna che mi aveva donato dieci anni della sua vita, la sua giovinezza, un figlio. Nei giorni a seguire ci avvicinammo sempre più.
Ogni giorno era più facile prenderla in braccio e il mese passava velocemente.
Pensai che mi stavo abituando ad alzarla, e per questo, ogni giorno che passava la sentivo più leggera. Mi resi conto che era dimagrita tanto.
L’ultimo giorno, nostro figlio entrò all’improvviso nella nostra stanza e disse:
«papà, è arrivato il momento di portare la mamma in braccio».
Per lui era diventato un momento basilare della sua vita.
Mia moglie lo abbracciò forte ed io girai la testa, ma dentro sentivo un brivido che cambiò il mio modo di vedere il divorzio. Ormai prenderla in braccio e portarla fuori cominciava ad essere per me come la prima volta che la portai in casa quando ci sposammo… la abbracciai senza muovermi e sentii quanto era leggera e delicata… mi venne da piangere!
Mi fermai in un negozio di fiori. Comprai un mazzo di rose e la ragazza del negozio mi disse:
«che cosa scriviamo sul biglietto?».
Le dissi:
«ti prenderò in braccio ogni giorno della mia vita finché morte non ci separi».
Arrivai di corsa a casa e con il sorriso sulla bocca, ma mi dissero che mia moglie era all’ospedale in coma…
Arrivai di corsa a casa e con il sorriso sulla bocca, ma mi dissero che mia moglie era all’ospedale in coma. Stava lottando contro il cancro ed io non me n’ero accorto.
Sapeva che stava per morire e per questo mi aveva chiesto un mese di tempo, un mese perché a nostro figlio rimanesse impresso il ricordo di un padre meraviglioso e innamorato della madre.
Lei aveva chiaro quali fossero I dettagli, I semplici dettagli, che contano in una relazione. Non sono la casa, la macchina, I soldi… queste sono cose effimere che sembrano saldare un’unione e invece possono dividerla.
A volte non diamo il giusto valore a ció che abbiamo fino a quando non lo perdiamo!


il secondo giorno eravamo tutti e due più rilassati. Lei si appoggiò al mio petto e sentii il suo profumo sul mio maglione.

venerdì 21 ottobre 2016

Succo di mela, ecco perché è un antitumorale.

La mela non solo toglierebbe il medico di torno, ma uno studio italiano coordinato dall’Istituto di scienze dell’alimentazione del Consiglio nazionale delle ricerche (Isa-Cnr) mostra che il suo succo ha spiccate proprietà antiossidanti e antitumorali. Il modo più sano di prevenire una malattia che fa ancora paura.  I ricercatori hanno analizzato tre tipi di mela, Annurca, Red Delicious, Golden Delicious, in modo da identificare e quantificare i principali composti. “Noi abbiamo studiato per la prima volta in modo specifico proprio quali molecole antiossidanti vanno ad agire e su quali specifiche proteine della cellula” ha spiegato Facchiano “abbiamo scoperto che le proteine su cui i polifenoli potrebbero agire sono le stesse su cui agiscono alcuni farmaci antitumorali recentemente sviluppati. L’ipotesi, su cui sarà necessario effettuare ulteriori studi, è quindi che alcuni composti presenti nelle mele abbiano un effetto preventivo agendo proprio sugli stessi meccanismi che vengono colpiti dai farmaci”.

Succo di mela, ecco perché è un antitumorale.

La mela non solo toglierebbe il medico di torno, ma uno studio italiano coordinato dall’Istituto di scienze dell’alimentazione del Consiglio nazionale delle ricerche (Isa-Cnr) mostra che il suo succo ha spiccate proprietà antiossidanti e antitumorali. Il modo più sano di prevenire una malattia che fa ancora paura.  I ricercatori hanno analizzato tre tipi di mela, Annurca, Red Delicious, Golden Delicious, in modo da identificare e quantificare i principali composti. “Noi abbiamo studiato per la prima volta in modo specifico proprio quali molecole antiossidanti vanno ad agire e su quali specifiche proteine della cellula” ha spiegato Facchiano “abbiamo scoperto che le proteine su cui i polifenoli potrebbero agire sono le stesse su cui agiscono alcuni farmaci antitumorali recentemente sviluppati. L’ipotesi, su cui sarà necessario effettuare ulteriori studi, è quindi che alcuni composti presenti nelle mele abbiano un effetto preventivo agendo proprio sugli stessi meccanismi che vengono colpiti dai farmaci”.

martedì 18 novembre 2014

Ricetta cocktail di gamberetti in salsa rosa

  • Ingredienti  
300 g di Gamberetti sgusciati                                                                                         
1/2 Cipolla  1 costa di Sedano 1 Carota            
Prezzemolo q.b.                                                                                                        
 30 ml di Brandy                                                                                                         
Lattuga q.b.                                                                                                            
 Salsa Worcester q.b. 200 g di Maionese 2 cucchiai di Ketchup                                          
 Pepe q.b. Sale q.b.
      Lessate per circa cinque minuti i gamberetti in acqua insaporita con cipolla, carote, sedano e prezzemolo e sale. 
      Disponete sul fondo delle coppette da cocktail le foglie di lattuga e riempitele con i gamberetti.
      A parte mescolate la maionese col Ketchup, il brandy e qualche goccia di salsa Worcester. Aggiungete un pizzico di sale e una macinata di pepe fresco. Versate la salsa nelle coppette e conservatele in frigorifero fino al momento di servirle.


sabato 4 ottobre 2014

PARLAVO CON MIA NONNA IERI, PARLAVO DI QUEL LUI CHE MI AVEVA TRADITA, FERITA...

E lei mi ha detto: ”Sai, ai miei tempi quando un uomo si innamorava di una donna la amava e la rispettava sempre. Un giorno ero al mercato, io e nonno ci eravamo appena conosciuti e siamo andati a spasso tenendoci la mano. Ad ogni bancarella qualcosa mi meravigliava, bracciali, orecchini, colori, era tutto bellissimo ma a quei tempi i soldi mancavano e non potevo permettermi nulla.
Quando mi riaccompagnò a casa mi salutò con un bacio, con la promessa che mi avrebbe chiamato una volta a casa.
E lo ha fatto, lo faceva sempre, lo fa ancora adesso e sono passati 50 anni. Il mattino dopo vicino al mio letto trovai una piccola busta, al suo interno c’erano un paio di orecchini bellissimi, di quelli che avrei voluto comprare ma non mi potevo permettere.
Brillavano erano la cosa più bella che io avessi mai ricevuto, così lessi il bigliettino che diceva ”Questi orecchini non sono segno del mio amore, ma il sorriso che avrai tu quando li indosserai, si, quello sarà il segno del mio amore. Probabilmente adesso una cosa del genere sarebbe considerata troppo dolce da parte di un uomo, quando invece non sanno che per rendere felice una donna basta poco, basta amarla ogni giorno, senza dimenticarsi di chiamarla, senza tradirla, senza mentirle, senza lasciarla sola. Lo so che forse ti sembra impossibile che esista ancora un uomo così adesso ma sono quasi sicura che da qualche parte ancora c’è e non smettere di cercarlo, non smettere mai. Perché l’amore non è mai lacrime, tristezza, paura, insicurezza, solitudine, mai. L’amore è amore, e se c’è non smette mai di brillare. Non accontentarti del non amore, abbi coraggio e cerca quello vero. Quello che nessuno ha più il coraggio di provare.”